sabato 26 marzo 2011

L'ora della Terra 2011


Ho deciso ragazzi.. oggi pomeriggio mi organizzerò bene e sta sera cenerò a lume di candela!!
Voglio partecipare a Heart Hour 2011 perché sono convinta che ognuno di noi possa cambiare le cose!!

Salviamo il nostro Mondo, insieme!

Per chi non conoscesse l'evento, ecco un po di informazioni dal sito del WWF:

Il più grande evento globale del WWF: oggi più di un miliardo di persone in oltre 120 paesi del mondo spengono simbolicamente la luce per un’ora.
L’obiettivo di Earth Hour 2011 è coinvolgere Istituzioni, Cittadini e Aziende ad andare “Oltre l’ora” impegnandosi non solo a spegnere le luci durante l' Earth Hour ma anche, manifestando attraverso diverse azioni o attraverso degli eco-consigli, l'impegno nei confronti del pianeta.
Il cittadino che rinuncia all' auto un giorno a settimana, una scuola che installa pannelli solari sul tetto, un comune che costruisce piste ciclabili, ed ogni piccola azione contribuisce a proteggere l'unico pianeta che abbiamo.


Ma cos'è Heart Hour?
Sidney si spegne per un’ora nel 2007; il gesto, facendo il giro del mondo, dà vita ad un vero
e proprio “movimento” per la sostenibilità del nostro pianeta. 
Earth Hour diventa un impegno
globale quando nel 2008 riesce a coinvolgere 370 città con 50 milioni di click dell' interruttore.

Nel 2009 milioni di persone fanno di Earth Hour un fenomeno planetario, prendono parte
 3929
città
 di 88 paesi che registrano da vicino, con video e foto da tutto il mondo, l'evento.

In Italia nel 2009 si spegne Fontana di Trevi, la Torre di Pisa, la Mole Antonelliana e la Valle dei
Templi di Agrigento, e partecipano all' Ora della Terra oltre 
140 comuni; 200 imprese italiane
impegnate nell' evento, decine le organizzazioni che, con speciali iniziative rigorosamente al
buio, danno il loro contributo per la salvaguardia del nostro pianeta.

L’ultima edizione dell’ Ora della Terra ha visto milioni di persone in oltre 
4.000 città di 128 paesi
aderire all’ iniziativa 
spegnendo le luci per un’ora intera.
Earth Hour è un impegno che non si limita al solo spegnimento della luce, ma alla scelta di uno
stile di vita quotidiano all’insegna del risparmio energetico nel pieno rispetto del nostro pianeta.

Comunica la tua adesione al WWF!!


 Mandatemi le foto della vostra ora al buio!! sarò felicissima di pubblicarle!!!


lunedì 14 marzo 2011

Come superare la paura di volare

*****

Per chi, come me,  è terrorizzato dal volo questo libro è indispensabile!!! 
L'autore, Patrick Smith, oltre a saper scrivere è sopratutto un pilota di linea appassionato e affascinato dal suo lavoro e da tutto ciò che.. gli "vola" intorno!
Il risultato è un libricino di 296 pagine dal formato simpatico (che si incastra tranquillamente in borsa... o nel bagaglio a mano) che, vi assicuro, stimolerà al massimo la vostra curiosità.
Insomma, è inutile mentire... il mondo è diviso in 3 categorie: chi ama volare (categoria per me incomprensibile, sconosciuta, quasi mistica...), chi odia volare e non vola e quindi non si sposta, chi è terrorizzato ma, per amor del viaggio, prende almeno una volta all'anno un aereo. Ecco, io faccio parte di quest'ultima categoria. E dirò di più: per me una vacanza senza aereo quasi quasi non è una vacanza. 
Ho un rapporto di amore/odio verso questo mezzo: sono assolutamente affascinata dagli aeroporti, dalle compagnie aeree, guardo tutti i film che parlano di voli (Airport, Airport '75, The Terminal, Prova a prendermi, Tra le Nuvole, etc..) e mi affascinano tantissimo quelli degli anni '70 quando volare era ancora molto chic e ci si vestiva elegantissimi per salire a bordo. Probabilmente farei la felicità di uno psicologo se solo mi sdraiassi a raccontare i sentimenti che mi si agitano dentro quando stringo in mano la mia carta d'imbarco... ma penso che sia molto meno dispendioso comprarsi questo libro e provare a riderci sù!
La lettura è estremamente veloce e agevole, anche perché si tratta di una raccolta di domande che i lettori/viaggiatori gli hanno posto sul sito Salon.com. Si potrà quindi iniziare/interrompere la lettura ogni 30 secondi circa, ossia tra una turbolenza e l'altra (ahahah!!).
A proposito di questo, vorrei citarvi un passo che mentre sono impegnata dire il rosario pregando che l'aereo non cada, mi torna sempre in mente: 


"Un pilota si preoccupa delle turbolenze quanto un marinaio si preoccupa delle onde. [...] L'errore che molti commettono è quello di pensare che la turbolenza sia anormale, mentre in cielo è un fenomeno comune quanto le nuvole e il vento. Non c'è niente di meglio di un bel sobbalzo per ricordare ai passeggeri che si trovano sospesi nel vuoto in balia di un aeroplano, ma la turbolenza in sé non è in grado di staccare un'ala dell'aereo né di farlo precipitare. Gli aerei vengono progettati tenendo conto dei venti più tempestosi, e quello che a voi può sembrare un vuoto d'aria di tutto rispetto probabilmente non disturba minimamente lo scheletro di metallo che è sotto di voi. La struttura di un aereo -anche vecchio- è in grado di sopportare ben altri colpi.


Morale: il libro è divertente, di agile lettura, dettagliato e interessante anche per gli appassionati! E se, una volta terminato, vi rimanesse la voglia di saperne di più.. cliccando qua troverete la sua rubrica aggiornata!


..Buon volo a tutti!!


(Dimenticavo! dopodomani mi aspetta il primo volo del 2011: Lanzarote, arrivooo!!)



Chiedilo al Pilota 2005, Ed. Fusi Orari, 296 pagine, 12,00 euro. Traduzione di Bruna Tortorella


domenica 13 marzo 2011

Pollo al limone

Questa provata oggi è una ricetta veloce e leggera, ideale anche per chi non ama molto il pollo. L'ho recuperata da "Benvenuti nella mia cucina" della famosa cuoca di "Cotto e Mangiato"!

Ingredienti: 4 fette di petto di pollo (meglio se biologico!), 4 cucchiai di pan grattato, 4 cucchiai di prezzemolo fresco tritato, 2 cucchiai di parmigiano, 2 spicchi d'aglio, olio, sale e pepe e il succo di 1 limone.

Occorrente: 1 padella anti aderente, 1 tagliere, 1 coltello, 1 mestolo di legno.

Ponete la padella sul fuoco con un filo d'olio d'oliva e gli spicchi d'aglio; lasciate imbiondire a fuoco lento e toglietelo. Nel frattempo tagliate le bistecche a striscioline e mettetele a rosolare. Non fate cuocere troppo la carne, altrimenti risulterà dura; dopo qualche minuto aggiungete il succo del limone, il pepe  e il pan grattato. Fate insaporire per bene e aggiungete (se volete) il parmigiano. Spegnete il fuoco e decorate con il prezzemolo fresco, aggiungendo anche un po' di sale.

Consigli e Variazioni: il formaggio, anche se non si direbbe, ci sta davvero bene e dà un tocco in più alla ricetta. Se però amate i gusti aspri potete anche farne a meno. Se invece ve ne avanza un po' potete tranquillamente portarvelo in ufficio e mangiarlo freddo, magari con una bella insalata.






..e come direbbe qualcuna... Cotto e Mangiato!!

sabato 12 marzo 2011

Polpette Vegetariane Cotte al Forno

Ingredienti per  15 polpette:
150 g di cous cous
350 g di latte
1 uovo
noce moscata
olio, sale, pepe
5 cucc. parmigiano
pan grattato
1 carota
1 zucchina
qc cimetta di broccolo
..e qualsiasi altra verdura avanzata
noce moscata, menta (o curry, coriandolo, etc.)

Occorrente: una ciotola, una piccola pentola per il cous cous, una teglia da forno, carta da forno e guanti per la lavorazione del cous cous (per evitare di impiastricciarsi troppo le mani!)

Accendere il forno a 200° e mettere il cous cous in una pentolina con il latte salato e abbondante noce moscata. Portare a bollore lentamente e fare cuocere due minuti. Spegnere e coprire.
Nel frattempo tagliare a dadini piccoli le verdure (andranno benissimo anche la cipolla, il sedano rapa, etc. insomma qualsiasi piccolo avanzo vegetale!) e scottarle per circa cinque minuti in acqua salata.
Fare raffreddare le verdure scolate e il cous cous. Sbattere, in un capiente recipiente, l'uovo intero con sale, pepe e parmigiano. Aggiungere il cous cous e la menta (o il curry) prendere i guanti in lattice: si iniziano a fare le palline! Prima però mischiare bene tutti gli ingredienti separando i granelli e i cubetti di verdure.


Premere bene tra il nostro impasto per polpette vegetariane e formare delle palline, che passeremo nel pan grattato..


Una volta terminato il "polpettamento" adagiare le crocchette vegetariane su una teglia ricoperta di carta da forno, cospargere con un filo di olio e una spolverata di sale ed infornare a 200° per circa mezz'ora


Quando saranno dorate le nostre polpette di verdure senza carne saranno pronte per essere gustate da tutti!


Consigli e variazioni: prima di infornare le polpette, intanto che risistemavo la cucina e il forno raggiungeva la temperatura, ho lasciato le polpette riposare in frigo per circa mezz'ora.
Alla fine le ho servite con una spolverata di prezzemolo fresco tritato grossolanamente per bilanciare il piatto.

mercoledì 2 marzo 2011

Conoscere il Sushi




La cucina orientale ha affascinato tantissimi italiani, me compresa, e i ristoranti giapponesi sono sempre più numerosi. Se invece non vi siete ancora lasciati andare a questa tendenza un po' per timore un po' perché l'idea del pesce crudo non vi attira per niente, forse potrete cambiare idea..

Il Sushi è una preparazione giapponese di riso cotto accompagnato da pesce crudo ma anche cotto, verdure, uova o alghe. Il solo pesce crudo (che per motivi sanitari viene conservato a -20° per almeno un giorno) invece viene chiamato Sashimi.

Queste le principali preparazioni:
Futomaki (rotoli larghi). 太巻き. Una polpetta cilindrica con il nori all'esterno. Normalmente è spessa due o tre centimetri e larga quattro o cinque centimetri. È spesso fatta con due o tre ripieni scelti in modo da completarsi a vicenda in gusto e colore.
Hosomaki (rotoli sottili). 細巻き. Una polpettina cilindrica con il nori all'esterno. Tipicamente è spessa circa due centimetri e larga due centimetri. Generalmente ha un solo tipo di ripieno, per il semplice motivo che non ce ne può stare di più.
Temaki (rotoli mano). 手巻き. Una polpetta a forma di cono, con il nori all'esterno e gli ingredienti che sporgono dall'estremità larga. Tradizionalmente lungo dieci centimetri, va mangiato tenendolo con le dita, perché sarebbe troppo difficile da sollevare con i bastoncini.
Uramaki (rotoli interno-esterno). 裏巻き. Una polpetta cilindrica di dimensioni medie con due o più ripieni. L'Uramaki differisce da altri maki perché il riso è all'esterno ed il noriall'interno. Il ripieno è al centro circondato da un foglio di nori, quindi uno strato di riso ed una guarnizione esterna di un altro ingrediente, come uova di pesce o semi di sesamo tostati.

i miei preferiti sono gli uramaki,  e i nighiri tamago (con la frittata sopra).

..e questi i ripieni e le guarnizioni più diffuse:
Pesce: sia per motivi sanitari che per ragioni estetiche il pesce mangiato crudo deve essere di qualità e freschezza maggiore di quello cotto. Non può però essere mangiato direttamente appena pescato poiché,  come dicevo, deve essere congelato per almeno 24 ore a meno 20 gradi.Il pesce d'acqua dolce, che con maggior probabilità ospita parassiti, viene invece sempre cotto.
I pesci comunemente usati sono tonno, salmone, sarde e sugarello.
Crostacei, molluschi e frutti di mare: altri ingredienti marini sono polpo, piovra, gamberetti, anguilla, uova di pesce, riccio di mare, e vari tipi di conchiglie.
Verdura, frutta e ortaggi: daikon sottaceto, rafano, semi di soia fermentati (natto), avocado, cetrioli, tofu, prugne sottaceto.
Carne rossa: manzo e prosciutto
Altri ingredienti: uova (nella forma di sottili frittate dolci), uova di quaglia crude.

Se ancora non avete le idee chiarissime, ecco qua un simpatico "memo" (trovato e stampato subito!) da tenere in borsetta o direttamente sul tavolo durante la prossima cena giapponese!







Come sempre, mi piace anche dare un'occhiata alle proprietà nutritive di quello che mangio:
Dal punto di vista nutritivo, il sushi nella sua versione “classica” (riso, alghe e pesce) è ricco in proteine, carboidrati, vitamine e sali minerali, e povero in grassi. Lo stesso, purtroppo, non si può dire per le varianti di sushi presenti soprattutto nei paesi occidentali, che risentono delle contaminazioni locali. attenzione quindi al sushi con maionese o avocado! In particolare il pesce di mare utilizzato è generalmente povero di grassi e ricco di Omega-3, preziosi alleati nel controllo del colesterolo; 
il sushi preparato secondo la tradizione non prevede l’aggiunta di alcun tipo di condimento grasso, e questo fa sì che questa pietanza sia non solo gustosa, ma anche ben bilanciata e non eccessivamente calorica.è presente pero' anche una certa quantità di fibre, apportata dalla presenza dell’alga nori.
Ora che il Sushi non ha più segreti per noi, ci manca solo di capire.. come mangiarlo!! Ecco qua la Sushi Etiquette:




Buon divertimento e buon appetito!!

(grazie a titti e housewives che hanno ispirato questo post in stile "internazionale"! e a wikipedia, dal quale ho tratto diverse informazioni!)


Ginnastica in Volo - Joga & Ironia per volare meglio

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